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Piano Nazionale per l'edilizia scolastica 2025-2027

Il Piano Nazionale per l’Edilizia Scolastica, approvato con il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 febbraio 2025, ha l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità degli edifici scolastici in Italia. Il piano finanzia interventi di nuova costruzione, ampliamento, adeguamento sismico e riqualificazione energetica degli edifici, con particolare attenzione alla creazione di ambienti didattici moderni e funzionali.

Tra gli elementi centrali rientra anche il potenziamento degli impianti di illuminazione, intesi non solo come componente tecnica, ma come fattore chiave per il comfort visivo, la sicurezza e l’efficienza energetica.

Gli interventi possono includere la sostituzione di impianti obsoleti con sistemi LED ad alta efficienza, l’adozione di tecnologie intelligenti per la gestione della luce e l’installazione di illuminazione specifica per ambienti come aule, mense, palestre e spazi esterni.

Il piano, attuato in sinergia tra Ministero, Regioni ed enti locali, punta a promuovere scuole più sicure, inclusive e sostenibili, anche attraverso soluzioni impiantistiche moderne come l’illuminazione integrata.

Il piano è destinato a tutti gli enti locali, inclusi:

  • Comuni
  • Province
  • Città Metropolitane

Gli enti locali devono essere proprietari di edifici scolastici o abbiano la competenza secondo la legge 11 gennaio 1996, n. 23.

  • Fase attuale: gli enti locali devono inserire le proprie proposte progettuali nel modulo “Fabbisogni” dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (ARES). Questo inserimento costituisce una manifestazione di interesse per accedere alla programmazione triennale nazionale e regionale.
  • Tempistiche: Le Regioni devono trasmettere al Ministero dell’Istruzione e del Merito i dati raccolti entro 60 giorni dall’apertura del Repertorio Regionale dei Fabbisogni di Edilizia Scolastica (ReReFES).
  • Fasi successive: Entro 120 giorni successivi, le Regioni elaborano i dati raccolti e approvano i piani regionali di intervento, che saranno poi trasmessi al ministero per la definizione del Piano generale triennale nazionale.

Attualmente, non è stata pubblicata una data di scadenza univoca per la presentazione delle candidature, in quanto le tempistiche possono variare a livello regionale. Si consiglia pertanto agli enti locali di consultare i siti ufficiali delle rispettive Regioni o di contattare gli uffici competenti per ottenere informazioni dettagliate sulle scadenze specifiche.

Sono finanziabili interventi relativi a:

  • Nuova costruzione di edifici scolastiche, palestre e mense
  • Demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, quando più conveniente
  • Ampliamento e riqualificazione di edifici scolastici esistenti
  • Progettazione degli interventi di adeguamento sismico

  • Finanziamento a fondo perduto: gli enti beneficiari non devono restituire i fondi ricevuti.
  • Copertura dei costi: in base al tipo di intervento, il finanziamento può coprire fino al 100% dei costi ammissibili, inclusi lavori, spese tecniche, incentivi per funzioni tecniche, imprevisti, pubblicità e attrezzature.
  • L’illuminazione può essere inserita come voce di costo tra le spese ammissibili nel quadro economico dell’intervento (nella voce “impianti e tecnologie”). È fondamentale però che sia parte integrante della progettazione complessiva e risponda a criteri di sostenibilità, risparmio energetico e conformità normativa.

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